Borsa, il rally di Alibaba fa da traino a Hong Kong


Finanza

In agenda gli indici delle imprese in gennaio e le scorte di greggio Usa. La Banca del Canada decide sui tassi, ma gli investitori guardano alla Bce

2′ di lettura

La Borsa di Tokyo avvia gli scambi all’insegna della cautela, dopo la chiusura mista degli indici azionari statunitensi. In apertura il listino di riferimento Nikkei segna una variazione appena negativa dello 0,18%, arretrando dai massimi in 34 anni a quota 36.452,53, con una perdita di 65 punti. Sul fronte dei cambi lo yen si mantiene stabile sul dollaro a un valore di 148,10, mentre si rafforza con l’euro a 160,80. Hong Kong balza in apertura sostenuta dal rally dei titoli tecnologici e di Alibaba (+6%), i cui cofondatori – tra cui Jack Ma e il presidente Joe Tsai – sono stati indicati da report di stampa come impegnati in massicci acquisti di titoli del colosso dell’e-commerce: l’indice Hang Seng sale in avvio dell’1,62%, portandosi a 15.602,45 punti. A New York Alibaba ha registrato un balzo del 7,9%. Le Borse cinesi aprono gli scambi in territorio positivo in scia alle ipotesi allo studio delle autorità centrali per sostenere e stabilizzare i mercati azionari, in calo di oltre il 10% da inizio anno: l’indice Composite di Shanghai segna un rialzo dello 0,40%, a 2.782,14 punti, mentre quello di Shenzhen sale dello 0,39%, a quota 1.632,98.

Le direttive Boj

Ieri la Banca centrale del Giappone ha lasciato i tassi di interessi invariati a -0,1% e ha confermato il livello zero per i rendimenti dei titoli di Stato decennali. La BoJ, però, ma ha dichiarato che la fine dei tassi negativi è vicina e il mercato si attende un’uscita dalla politica monetaria ultraespansiva ad aprile.

Yen in calo, dollaro in spolvero

Ieri lo Yen ha dapprima reagito con un rafforzamento sul dollaro, poi è sceso, anche a fronte della domanda di valuta Usa, che nell’incertezza globale ha funzionato da bene rifugio.

Il biglietto verde è anche supportato dal cambio delle stime sui tagli dei tassi della Federal Reserve Usa, che si sono spostate più avanti rispetto all’ipotesi di marzo

L’agenda

Oggi l’agenda macro prevede la diffusione degli indici Pmi della manifattura e dei servizi europei per gennaio, con i dati flash di Germania e Francia. Per l’Eurozona e la Germania sono entrambi sotto la soglia dei 50 punti che delimitano l’area dell’espansione (rispettivamente a 43,7 e a 49,5 punti i tedeschi e a 44,8 e a 48,8 quelli Ue). Il dettaglio degli indici italiani, invece, sarà comunicato la prossima settimana, con i dati definitivi.

Sono in uscita anche le statistiche sulle scorte di greggio negli Stati Uniti, che possono condizionare il prezzo del Wti, il petrolio del Texas.

La Banca del Canada decide oggi sui tassi di interesse, che sono al 5%, ma non si attendono variazioni.

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2024-01-24 07:41:15 ,

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